Prima i celti poi i romani si stanziarono in questo territorio che faceva parte dell’agro aquileiese, il territorio venne fittamente colonizzato dai romani dopo la conquista del 183 a.C.. Durante il periodo longobardo (sec.V–VIII) fu sede di una arimannia.
Il borgo entra nella storia documentata per la prima volta nel 762 con la donazione sestense.
Come sede fortificata Gruagno venne successivamente menzionata nel diploma del 983 d.C. con cui Ottone II, imperatore del Sacro romano impero e re di Germania, conferma il citato Castellum assieme a quelli di Buia, Fagagna, Udine e Braitan (Brazzacco) come pertinenza del Patriarca Rodoaldo.
Il Grovanese raggiunse una timida autonomia dalla gastaldia di Fagagna nel 1290 quando, il patriarca di Aquileia Raimondo della Torre procedeva ad una permuta con il Capitolo di Aquileia, che si avvalse della collaborazione di due vicari da loro nominati per amministrare i loro beni.
Rimase annessa al patrimonio del Capitolo di Aquileia fino alla soppressione del patriarcato nel 1751, per passare poi al Capitolo Arcivescovile di Udine.
Si presume che il “Castrum” non avesse le sembianze di un tradizionale castello (come per esempio il castello di Villalta) ma che fosse edificato come una torre fortificata con annesso presidio per la vigilanza e locali dedicati all’alloggio delle guardie e degli occupanti.
Nel corso del XIV sec. il fortilizio perse d’importanza e il suo disfacimento contribuì, con le sue pietre, all’ampliamento e allo sviluppo della chiesa e alla trasformazione funzionale di tutto il Borgo.